Nellie Bly

Elizabeth Jane Cochran, conosciuta da tutti come Nellie Bly, nacque a Burrell, negli Stati Uniti, il 5 maggio del 1864. Era la tredicesima dei quindici figli di Michael Cochran, noto giudice e uomo d’affari che però morì quando Elizabeth Jane aveva ancora 6 anni. La situazione finanziaria per la famiglia divenne quindi difficile, peggiorando ancora a causa del matrimonio tra la madre di Elizabeth con un uomo di natura violenta e alcolizzato. La ragazza in età adolescenziale aveva testimoniato a favore della madre nella sentenza di divorzio dall’uomo, descrivendolo come uomo violento.

Gli esordi della carriera

Considerate le difficoltà economiche della famiglia, Elizabeth fu costretta a trovare lavoro come insegnante a Pittsbourgh. Successivamente scrisse una lettera al direttore George Madden in risposta ad un articolo dal titolo A cosa servono le ragazze che era presente su un’edizione del Pittsbourgh Dispatch. La risposta colpì talmente il direttore del giornale al punto tale che Elizabeth fu assunta a pieno titolo nella redazione con lo pseudonimo di Nellie Bly (ripreso dal titolo di una canzone famosa); lo pseudonimo doveva essere Nelly, ma il direttore si sbagliò a scriverlo, riportando il nome Nellie.

Una grande carriera giornalistica

Nellie si appassionò fin dal principio al giornalismo d’inchiesta, infatti iniziò ad interessarsi alle condizioni delle donne che lavoravano presso le fabbriche. Nel corso dell’anno 1884 fece un’intervista alla prima donna nella storia che decise di candidarsi alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti d’America, Belva Ann Bennett Lockwood, una grande avvocatessa e anche scrittrice ed educatrice americana. Attorno a lei era però circondata da persone potenti che non volevano che si occupasse di questo genere di inchieste, pertanto stanca di questa situazione decise di lasciare gli Stati Uniti per trasferirsi in Messico come corrispondente estera. In Messico iniziò ad occuparsi delle condizioni sociali in cui si trovava il Paese sotto il governo di Diaz; nel momento in cui le massime cariche del governo messicano scoprirono quanto la giornalista stesse facendo, fu costretta dunque a lasciare il Messico per tornare nel Paese natale.

Tornata negli Stati Uniti, lasciò il Dispatch, per poi aspirare ad essere assunta nella redazione del New York Word di Joseph Pulitzer; la Bly ottenne ciò che volle ed entrò a far parte del giornale. Una delle sue prime proposte fu quella di portare avanti un’inchiesta sulle condizioni sociali in cui versavano le donne che si trovavano presso il reparto femminile del New York City Mental Health Hospital. Dopo dieci giorni trascorsi nel reparto, la Bly era stata dimessa grazie all’intervento del suo giornale. La giornalista americana fece notare le terribili condizioni di vita in cui versavano le pazienti della struttura, le quali venivano trattate come delle recluse non godendo di buone condizioni di salute e vivendo in ambienti sporchi, freddi e disumani. Oltre alle pazienti, affermava Nellie, venivano ricoverate anche donne povere e ripudiate dalle loro famiglie, le quali non erano accettate dalla società.

L’inchiesta ebbe un grande successo a tal punto che l’ospedale fu costretto a trattare meglio le pazienti, aumentando anche le sovvenzioni a loro favore. Da quel momento il giornalismo d’inchiesta di cui Nellie divenne pioniera iniziò ad avere grande successo e la donna iniziò ad essere il punto di riferimento di tante altre persone che avrebbero voluto intraprendere la sua stessa carriera. La Bly continuò ad interessarsi alle condizioni lavorative e sociali delle donne, alle questioni relative ai bambini non desiderati, ecc…

L’impresa del Giro del mondo in 72 giorni

Dopo avere convinto Pulitzer, Nellie Bly partì il 14 novembre 1889 da Hoboken, in New Jersey con l’intento di effettuare il giro del mondo in 72 giorni. Il 25 gennaio del 1890 la donna ritornò nella città di New York come aveva promesso dopo 72 giorni, avendo girato tutto il mondo. Scrisse nel suo diario Around the World in Seventy-two Days tutto ciò che aveva fatto durante questo incredibile viaggio, visitando l’Europa, il Giappone, la Cina, Hong Kong, lo Sri Lanka.

Nel suo diario raccontò come, nel corso del suo viaggio intorno al mondo, fosse riuscita ad incontrare anche il grande scrittore Jules Verne, autore del celebre romanzo Il giro del mondo in 80 giorni: questo incontro avvenne il 22 novembre ad Amiens, in Francia nel corso del pomeriggio e Nellie intervistò lo scrittore per poi dopo partire da Calais alla volta di Brindisi, in Italia. La donna divenne famosa per avere fatto un viaggio in solitaria senza essere accompagnata da uomini. Divenne quindi un punto di riferimento per tutte le donne che avrebbero puntato alla loro emancipazione sociale.

Ultimi anni e vita privata

Dopo essersi sposata con Robert Seaman nel 1895 decise di abbandonare il mondo del giornalismo. Alla morte del marito nel 1904 si dedicò alla gestione delle aziende di proprietà di quest’ultimo, ma nel 1914 dovette dichiarare bancarotta perché queste versavano in cattive condizioni finanziarie. Nel corso della Prima Guerra Mondiale decise di dedicarsi nuovamente alla carriera giornalistica, partendo per l’Europa, trasferendosi e iniziando a fare un reportage dal fronte russo e serbo per poi inviarlo al New York Evening Journal.

Fu dunque anche la prima corrispondente di guerra donna della storia. Cinque anni dopo tornò negli Stati Uniti, decidendo di dedicarsi agli orfani di guerra e alle vedove. Scrisse poi ancora articoli di cronaca. Nellie Bly morì il 27 gennaio 1922 a causa della polmonite a New York, rimanendo nel cuore di tutti coloro che la conobbero per avere cambiato il mondo del giornalismo e per avere mostrato al mondo intero come una donna potesse farsi strada da sola in una società maschilista.