Chi andrà a visitare la città di Brescia non potrà non andare a vedere delle grandi mostre che già sono in corso da qualche mese e altre che sono appena iniziate e che ci accompagneranno per tantissimi mesi. Ecco alcune delle mostre del 2022 nella città di Brescia e che verranno prese in esame:
- Il senso del nuovo. Lattanzio Gambara, pittore manierista al Museo di Santa Giulia
- Velázquez per Ceruti alla Pinacoteca Tosio Martinengo
- D0nne nell’arte. Da Tiziano a Boldini a Palazzo Martinengo
Il senso del nuovo. Lattanzio Gambara, pittore manierista al Museo di Santa Giulia
Il senso del nuovo. Lattanzio Gambara, pittore manierista è una mostra che si tiene a Brescia presso il Museo di Santa Giulia. Questa è iniziata il 21 novembre 2021 e terminerà il 20 febbraio 2022. Le opere esposte sono quelle date in prestito dai Musei Reali di Torino, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze e dalla BPER. Quello che si propone l’esposizione è la presentazione di opere di un Lattanzio Gambara nella sua veste “sacra”, cosa a cui non si è abituati considerando che è noto principalmente per l’esecuzione di opere di natura profana.
Questa mostra serve anche per rendere noto un nuovo acquisto: si tratta di una pala d’altare che sarebbe stata realizzata proprio al maestro Lattanzio Gambara e che ha reso ancora più interessante la collezione di opere presenti nella Pinacoteca Tosio Martinengo. Oltre a questa pala d’altare vengono fatti vedere al pubblico sia gli affreschi del Gambara, i quali sono a tema profano, sia tutta una serie di opere artistiche che appartengono al genere sacro. Appartenente a questa seconda tipologia di opere sarebbe Compianto su Cristo morto con i Santi Bartolomeo e Paolo che è stata acquistata nell’anno 2021 e che viene per la prima volta mostrata al pubblico nell’ambito di questa esposizione. Si vuole mostrare – come diceva lo stesso Vasari in passato – come il Gambara sia da considerare come uno dei più importanti maestri d’arte del XVI secolo nell’Italia settentrionale, nonché forse il più grande artista che abbia avuto la città di Brescia in quel periodo. Egli era un artista unico nel suo genere, ma allo stesso aperto anche ai cambiamenti che l’arte italiana stava avendo nella sua epoca storica.
Velázquez per Ceruti alla Pinacoteca Tosio Martinengo
Velázquez per Ceruti è una mostra del 2022 che si sta tenendo presso la Pinacoteca Tosio Martinengo dal 26 novembre 2021. La mostra terminerà il 27 febbraio 2022. Le opere che fanno parte di questa esposizione provengono dalla Russia e sono state oggetto di uno scambio di opere tra Italia e Russia. L’opera che viene mostrata all’interno della collezione è Il Pranzo di Diego Velázquez che è stata data in prestito dall’Ermitage di San Pietroburgo alla Pinacoteca Tosio Martinengo. L’obiettivo dei curatori della mostra è senz’altro quello di porre questo celebre lavoro a confronto con le opere realizzate da Giacomo Ceruti, conosciuto nel mondo artistico come il Pitochetto.
In occasione di questo grande evento iniziato il 26 novembre 2021 è stata riallestita la sala XII chiamata anche Sala del Ceruti, in cui sono esposte le opere artistiche del pittore milanese di nascita, ma bresciano di adozione. Il pranzo del Velázquez viene posto proprio accanto alle opere del Ceruti, il cui stile artistico si può collocare nell’ambito del naturalismo europeo del 1600, di cui Velázquez è stato uno dei principali esponenti. Altre opere invece che fanno parte della Pinacoteca Tosio Martinengo sono state date in prestito all’Ermitage di San Pietroburgo: stiamo parlando de La lavandaia e de La filatrice del Ceruti, in cui viene rappresentata la vita quotidiana della gente povera.
D0nne nell’arte. Da Tiziano a Boldini a Palazzo Martinengo
L’ultima mostra di scena a Brescia ad essere presa in esame è Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini che si tiene a Palazzo Martinengo dal 22 gennaio 2022 e che terminerà il 12 giugno 2022. Al centro dell’esposizione vi è la donna presentata in ritratti famosi e anche in opere artistiche inedite perché appartenenti a collezioni private. Le opere raffigurano donne bellissime, popolane dall’aria instancabile, modelle bellissime e affascinanti, madri di famiglia, eroine del mito. Ciò che si vuole mostrare è la figura della donna come fondamentale nell’arte italiana, da quella rinascimentale a quella barocca fino ad arrivare al periodo della Belle Époque.
La mostra espone ben 90 opere che si articolano nelle seguenti sezioni artistiche:
- Sante ed eroine bibliche
- Mitologia in rosa
- Ritratti di donne
- Natura morta al femminile
- Maternità
- Lavoro
- Vita quotidiana
- Nudo e sensualità
Si tratta di 90 opere di artisti celebri come ad esempio il Pitochetto, Tiziano, Hayez, Boldini, De Nittis, Zandomeneghi che hanno saputo rappresentare nei loro lavori tutti gli aspetti più importanti dell’universo femminile: dalla bellezza al fascino, dal carattere alla raffinatezza fino ad arrivare anche a cogliere in maniera magistrale le mode, gli accessori e le acconciature di ogni epoca. Vi sono opere d’arte bellissime provenienti da collezioni private e dunque inedite, come per esempio La Madonna penitente, un quadro dipinto con la tecnica dell’olio su tela da Tiziano, che fa parte di una collezione privata tedesca. Un altro ritratto che viene mostrato per la prima volta al pubblico è quello realizzato nel 1803 dal grande artista Andrea Appiani che rappresenta la bresciana Francesca Lechi, detta Fanny. Questa tela viene nuovamente mostrata al pubblico dopo 25 anni dalla sua ultima apparizione.
L’obiettivo della suddetta mostra è quello di avvicinare i più giovani al mondo dell’arte, sensibilizzandoli su tematiche di grande impatto sociale come quelle legate al mondo femminile.
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