Nascita e giovinezza di Anna Magnani
Anna Magnani nacque il 7 marzo 1908 a Roma dalla sarta Marina Magnani e da un padre di cui non sapeva l’esistenza, considerando che non era mai stato presente nella sua vita e di cui conobbe il nome senza conoscerlo mai. Dopo averla partorita, sua madre lasciò la piccola Anna alla nonna materna che l’avrebbe educata con tanto amore insieme agli altri membri della famiglia. La piccola iniziò a crescere risentendo tantissimo della mancanza dei suoi genitori. La nonna materna si mise di grande impegno cercando di allevare la nipote insieme alle altre sue figlie femmine e all’unico figlio maschio, Romano a cui la Magnani fu legata tantissimo. Con grandi sacrifici la famiglia fece sì che la piccola Anna frequentasse un collegio di suore francesi, per poi farla iscrivere successivamente all’Accademia di Santa Cecilia, dove rimase a studiare musica per due anni. Nel corso di questi anni partì per Alessandria d’Egitto, con l’intento di conoscere la madre che nel frattempo si era rifatta una vita e una famiglia. Questo incontro fu drammatico per Anna che tornò a Roma visibilmente turbata.
Esordi
In seguito si rese conto di essere portata per la recitazione, dunque decise di lasciar perdere lo studio della musica per iscriversi alla scuola d’arte drammatica Eleonora Duse diretta da Silvia D’Amico che poi sarebbe diventata nota come Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Dopo aver studiato nella scuola per un anno, colpì subito l’attenzione di Dario Niccodemi, che la fece subito entrare nella sua compagnia teatrale, affidandole delle piccole parti. Anna Magnani iniziò a viaggiare tanto essendo impegnata così in varie tournée. La sua carriera teatrale iniziò ad essere importante e presto Anna cambiò anche compagnia teatrale, iniziando anche a darsi da fare nell’ambito del teatro di rivista. Essendo molto brava nella recitazione, finalmente debuttò anche nel grande schermo, interpretando un ruolo di secondo piano nel film in stile feuilletton dal titolo La cieca di Sorrento diretto nel 1934 dal regista Nunzio Malasomma. Nell’ambito cinematografico, dove non si sentiva valorizzata, iniziò a interpretare ruoli minori in film come:
- Tempo massimo di Mario Mattoli del 1934
- Cavalleria del regista e suo marito Goffredo Alessandrini del 1935
Era sempre il teatro che comunque continuava a darle grandi soddisfazioni, interpretando celebri ruoli in Anna Christie diretto da O’Neill e avendo ruoli sempre più importanti in avanspettacoli recitati insieme a Totò.
Inizio del successo nel cinema
Finito il matrimonio con Goffredo Alessandrini finalmente l’attrice romana iniziò a prendersi una rivincita verso coloro che l’avevano definita non adatta per il mondo del cinema, venendo scelta dal grande regista Vittorio De Sica per interpretare il ruolo della protagonista nel film Teresa Venerdì del 1941. Nel frattempo dalla sua relazione d’amore con l’attore Massimo Serato nacque il suo unico figlio, Luca, che dovette allevare da sola, perché l’attore più giovane di lei l’abbandonò quando era ancora incinta.
Il successo in ambito cinematografico iniziò a farsi strada per Anna Magnani, la quale iniziò ad interpretare ruoli sempre più importanti in film come i seguenti:
- L’ultima carrozzella del regista Mario Mattoli diretto nel 1943
- Campo de’ fiori del regista Mario Bonnard sempre del 1943
Roma città aperta e il grande successo internazionale
Nel 1945 arrivò finalmente il momento che la affermò nell’ambito del cinema internazionale: il regista Roberto Rossellini con cui poi fu legata anche sentimentalmente, le offrì una parte nel film Roma città aperta, dove Anna Magnani interpretò il personaggio della popolana Pina. L’attrice interpretò la sua parte magistralmente e grazie a questa vinse il Nastro d’Argento come migliore attrice non protagonista.
Grazie a questo film la carriera cinematografica di Anna Magnani iniziò a diventare sempre più importante. Sempre più registi la chiamarono per interpretare ruoli nei loro film. In questi anni l’attrice romana recitò in vari film, tra cui si ricordano:
- Il bandito, film del regista Alberto Lattuada del 1946
- Abbasso la ricchezza, film del regista Gennaro Righelli girato sempre nel 1946
- L’onorevole Angelina del regista Luigi Zampa, con cui vinse il Nastro d’Argento nel 1947
- Assunta Spina, film del regista Mario Mattoli girato nel 1948
- L’amore, film diretto da Roberto Rossellini nel 1948 con cui vinse un altro Nastro d’Argento
- Vulcano di William Dieterle del 1949
- Bellissima, film del regista Luchino Visconti girato nel 1949 con cui l’attrice vinse il suo quarto Nastro d’Argento
- Camicie rosse, film girato nel 1952 dall’ex marito Goffredo Alessandrini in cui interpretò il ruolo di Anita Garibaldi
- La carrozza d’oro del regista Jean Renoir sempre del 1952
La vittoria dell’Oscar e gli ultimi anni della sua vita
Dopo essersi lasciata con Roberto Rossellini, Anna Magnani continuò ad essere una delle attrici più importanti in campo internazionale. Nel 1955 interpretò il ruolo di una vedova siciliana che decise di emigrare in Florida nell’ambito del film La rosa tatuata diretto dal regista Delbert Mann con cui vinse anche l’Oscar per la migliore interpretazione femminile. Saranno questi anni di grandi successi per la Magnani che interpretò altre parti nei seguenti capolavori cinematografici:
- Suor Letizia – Il più grande amore di Mario Camerini del 1956
- Selvaggio è il vento di George Cukor del 1957 con cui vinse il David di Donatello
- Nella città l’Inferno di Renato Castellani del 1959 con cui vinse il suo secondo David di Donatello
- Pelle di Serpente di Sidney Lumet dell’anno 1959
- Risate di gioia di Mario Monicelli del 1960
- Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini del 1962 con cui ebbe un grandissimo successo.
Dopo l’insuccesso del film La pila della Peppa del 1963 di Claude Autant-Lara, decise di dedicarsi principalmente alla carriera teatrale che le avrebbe dato ancora grandissime soddisfazioni grazie al ruolo interpretato ne “La lupa” di Verga diretto da Franco Zeffirelli nel 1965. In campo cinematografico recitò in Made in Italy di Nanni Loy sempre del 1965 e in Il segreto di Santa Vittoria nel 1969 di Alfredo Giannetti.
Presto iniziò anche ad apparire in ambito televisivo nei tre mini-film dai titoli Tre donne del 1971 e in Correva l’anno di grazia del regista Alfredo Giannetti sempre dello stesso anno che uscì poi anche nelle sale cinematografiche. Federico Fellini la volle anche nella scena finale del suo film Roma del 1972 dove la Magnani fulmineamente attraversa i vicoli della Capitale romana nel corso della notte. Nannarella, come tutti la chiamavano, morì il 26 settembre 1973 all’età di 65 anni a causa di un tumore al pancreas.
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