Lady Diana

Diana Frances Spencer, principessa del Galles, nota anche solamente come Lady Diana o Lady D. (1961-1997), è stata la moglie dell’erede al trono d’Inghilterra Carlo; viene ricordata come un’icona della cultura popolare per il suo impegno a livello umanitario nonché a causa del terribile incidente che ne ha causato la morte.

Famiglia di origine

Diana proveniva da una famiglia di origine antiche: figlia del visconte di Althorp Edward John Spencer, nacque il primo luglio 1961, terza di quattro figli (Jane, Sarah, e il più piccolo Charles). I suoi genitori divorziarono quando era piccola e fu il padre Edward a ottenere la custodia dei figli; in seguito, si sarebbe risposato con Lady Raine Dartmouth (1976), che però non sarebbe mai stata ben accetta ai figli. 

Sin da quando Diana era bambina, gli Spencer frequentavano la famiglia reale: nonostante la differenza di età con il futuro marito Carlo, quindi, Diana lo incontrò più volte quando era piccola, soprattutto perché frequentava e giocava con i suoi fratelli minori, il principe Andrew e il principe Edward. 

Diana studiò inizialmente a casa per poi proseguire gli studi presso la Riddlesworth Hall School (Norfolk) e la West Heath School (Kent). Dimostrò una passione e un talento per la musica, il ballo e la recitazione, nonostante non brillasse particolarmente nelle altre materie, e nutriva una predilezione per i bambini, tanto che, finiti gli studi, iniziò a lavorare come assistente presso la Young England Kindergarten oltre che come babysitter per una famiglia americana residente a Londra. Sia l’asilo che la famiglia americana furono molto colpiti dalla sua empatia e capacità di interagire con i bambini.

La favola

Diana e Carlo iniziarono a frequentarsi ufficialmente nel 1977. Il futuro erede al trono era costantemente oggetto dell’attenzione dei media e la sua frequentazione della giovane Diana divenne ben presto il materiale di gossip e narrazioni mediatiche: la timida e giovane ragazza e il principe riservato e un po’ eremita che un giorno sarebbe salito sul trono. Il corteggiamento non fu costante: i due si lasciarono nel 1978 e si rimisero insieme l’anno successivo, quando Diana si dimostrò vicina alla sofferenza di Carlo a causa della morte dello zio Dickie, ucciso durante un attentato dell’IRA nel 1979. Nel corso del 1980 e del 1981 la frequentazione proseguì, e Diana si ritrovò letteralmente sommersa dall’attenzione dei media, che la indicava come possibile futura sposa del principe Carlo. Carlo, ormai trentenne, sentiva forte la pressione dei giornali e della famiglia affinché si sposasse. Così, il 6 febbraio 1981, Carlo chiese ufficialmente a Diana di sposarlo.

Il matrimonio tra il principe Carlo e Lady Diana fu un evento mediatico senza precedenti. Svoltosi il 29 luglio 1981 nella chiesa di St Paul, vi parteciparono oltre duemila invitati e l’evento fu seguito da milioni di persone in televisione oltre che per le strade di Londra. L’abito da sposa di Diana divenne un pezzo iconico della moda, e l’anello di fidanzamento con un enorme zaffiro circondato da diamanti sarebbe poi stato usato dal principe William per chiedere la mano di Kate Middleton.

Principessa del popolo

Non passò molto che, però, il matrimonio mostrò le prime incrinature. Lady Diana era molto giovane e necessitava di attenzioni e di un tipo di amore più caldo e romantico; Carlo tendeva a lasciarla sempre sola e a preferire la compagnia della sua ex ragazza, Camilla Parker-Bowles. Diana iniziò a mostrare sintomi di depressione e bulimia. Ciononostante, il 21 giugno 1982 diede alla luce in un ospedale pubblico (per la prima volta nella storia) il primo figlio, William. Alle tensioni matrimoniali si aggiunsero i problemi con il protocollo reale: Diana, a volte involontariamente a causa della sua scarsa conoscenza delle tradizioni, a volte per aperta sfida ai protocolli, spesso adottava comportamenti che le inimicavano la famiglia reale ma, al contempo, le conquistavano l’amore del grande pubblico, che giunse a definirla la “Principessa del popolo”. Il 15 settembre 1984 nacque il secondo figlio, Harry. I figli furono per Diana il terreno su cui si dimostrò più indipendente e caparbia: si rifiutò di cedere alle imposizioni e richieste della famiglia reale e prese in mano la cura e l’educazione dei propri figli, accompagnandoli a scuola come qualunque mamma e dando la precedenza alle esigenze dei figli ogniqualvolta possibile. 

Le apparizioni pubbliche di Diana avevano il potere di conquistare l’attenzione e l’affetto della gente. La sua attenzione per i poveri, i bambini bisognosi e disabili, e la condizione delle donne, la portò a visitare ospedali pediatrici, orfanotrofi e diverse leghe e associazioni per le donne in tutto il mondo. Il suo impegno umanitario era indiscutibile ed era nota anche per la sua eleganza e il suo sostegno ai giovani stilisti dei quali si avvaleva. 

Divorzio e morte

Nel corso degli anni Novanta il matrimonio con il principe Carlo si deteriorò. Entrambi i coniugi iniziarono relazioni clandestine, Carlo con la sua ex Camilla, Diana con il suo istruttore di equitazione. Le notizie sui rispettivi adulteri infiammarono i media per diversi anni. Il divorzio avvenne ufficialmente nel dicembre 1992. Dopo che il rapporto tra Carlo e Camilla venne messo sotto i riflettori, Diana annunciò di volersi ritirare a vita privata, anche se continuò a comparire in alcuni eventi della famiglia reale. Negli anni successivi Diana frequentò altri uomini e continuò il suo impegno umanitario; e fu proprio con il suo ultimo compagno, Dodi Al-Fayed, che Diana morì in un incidente automobilistico nel tunnel di Parigi il 31 agosto 1997, mentre l’auto correva a folle velocità per sfuggire alle macchine dei paparazzi.

La morte di Diana fu un lutto nazionale. Nonostante non fosse più un membro della famiglia reale, la reazione del pubblico spinse la regina a concedere lo svolgimento di un matrimonio pubblico e mettere la bandiera a mezz’asta a Buckingham Palace.  Lady D., la principessa del popolo, la principessa triste, divenne un’icona nazionale, ricordata per il suo stile, il suo anticonformismo, la sua compassione e doti di madre nonostante la carica pubblica, e per il suo impegno umanitario che le conquistò l’ammirazione di tutto il mondo.

A cura di Chiara.