Cenni biografici su Robert Doisneau
Robert Doisneau nacque il 14 aprile del 1912. Egli era un esponente della cosiddetta fotografia umanista, perché nelle sue opere fotografiche collocava i sentimenti e le emozioni umane al centro della scena rappresentata. L’individuo per questa corrente artistica è il soggetto essenziale delle fotografie realizzate e viene preso in considerazione nell’ambito della sua collocazione nel contesto sociale in cui vive. Questa corrente si protrasse dal secondo dopoguerra fino alla fine degli anni Sessanta. In età giovanile si dedicò allo studio della litografia, presso l’école Estienne; aveva anche un grande interesse per lo studio delle periferie. Dopo aver lavorato come assistente fino all’età di 21 anni per lo scultore André Vigneau, a 22 anni iniziò ad avere esperienze lavorative più serie, come per esempio quella avuta presso le officine della Renault a Billancourt, dove svolgeva la professione di fotografo industriale.
Doisneau si espose nel corso della Seconda Guerra Mondiale, schierandosi con la Resistenza e diventando litografo con lo scopo di stampare documenti falsi di grande importanza. Dopo aver lavorato con Pierre Betz nel corso del 1945, l’anno seguente diventò il fotografo indipendente dell’Agenzia Rapho che era sotto la guida di Raymond Grosset. Fece parte di questa agenzia per ben 50 anni. Eglli conobbe tante personalità importanti e riportò anche la vittoria del Kodak Prize nel corso dell’anno 1947.
Tante sono state anche le sue collaborazioni con note aziende importanti, come per esempio quella con Vogue, per cui realizzò numerosi servizi. Pubblicò, nel corso della sua carriera artistica, tantissime raccolte fotografiche, come per esempio quella del 1947 che intitolò “La banlieu de Paris”, con lo scopo di raccontare la vita nella capitale francese. Robert Doisneau morì all’età di 83 anni il 1° aprile 1994.
Le fotografie di Doisneau
Nelle sue fotografie Robert Doisneau immortalava scene di vita quotidiana nella sua amata Parigi. Si tratta di fotografie che divennero iconiche e un vero e proprio modello di riferimento per i fotografi delle future generazioni. Gli scatti che realizzava dovevano assumere per lui un significato positivo; quindi le sue foto avrebbero dovuto provocare delle sensazioni positive nell’osservatore, per questo motivo i soggetti rappresentati erano sempre positivi, ritraendo spesso scene di vita quotidiana, come ad esempio due giovani innamorati che si baciavano con lo scopo di rappresentare sempre e comunque dei sentimenti positivi. (in questo caso l’amore)
Egli fece della fotografia il suo lavoro e realizzò dei reportage di grande importanza e densi di significato. Nella raccolta fotografica La banlieu de Paris il suo intento era quello di rappresentare la vita semplice della sua capitale, immortalando soprattutto scene semplici di tutti i giorni. Doisneau cercò di rendere, grazie a questa raccolta fotografica, dignitosa e umana la professione del fotografo. La fotografia quindi per la prima volta non veniva vista nella sua logica puramente commerciale, ma nel suo lato “umanizzato”, più puro e vicino alla quotidianità dei cittadini.
Il soggetto preferito dei suoi scatti sono senza ombra di dubbio le scene romantiche e anche i bambini.
Lo stile fotografico
Doisneau, così come Henri Cartier Bresson, è considerato come uno degli esponenti della fotografia umanista, come già accennato in precedenza. Le sue foto sono – come ricordato – quasi sempre spontanee e non sono mai programmate. I suoi soggetti preferiti sono le persone comuni che rendono vive le sue fotografie; si tratta di persone che incontra per strada, le quali sono riprese in semplici momenti della vita di tutti i giorni. Quella che quindi lui tende sempre a rappresentare è la sua Parigi, una città semplice, composta da cittadini allo stesso tempo semplici e genuini.
Viene definito come il fotografo romantico per eccellenza proprio perché il suo intento è quello di raccontare attraverso le immagini i sentimenti e il lato emotivo delle persone. L’obiettivo del celebre fotografo francese è sempre quello di volere cogliere l’attimo nei suoi scatti attraverso la semplicità e la naturalezza delle scene che stanno attorno a lui e delle stesse persone che rappresenta. Soggetti tipici delle sue immagini sono sempre persone comuni, lavoratori, bambini. Egli vuole quindi rappresentare una felicità specifica, ovvero quella delle piccole cose.
Molti aspetti del suo stile fotografico si possono scorgere nell’ambito della sua celebre foto Baiser de l’Hôtel de Ville che è stata realizzata nel corso dell’anno 1950, in cui i soggetti ritratti sono due giovani innamorati che camminano per le caotiche strade di Parigi. I due vengono visti baciarsi dal fotografo, il quale non approfitta di quel momento per immortalarlo da subito nella sua foto; egli successivamente si avvicina ai due ragazzi e chiede loro se può fare loro una fotografia mentre si baciano. I due giovani accettano di posare per lui ed ecco che da qui nasce l’idea de Baiser de l’Hôtel de Ville.
Conclusioni
In sostanza le foto realizzate da Doisneau sono tutte genuine, semplici con il puro intento di ritrarre degli aspetti tratti da scene di tutti i giorni in una Parigi che quindi viene rappresentata nella sua umanità.
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