Anna Bolena
Anna Bolena (1501-1536) è stata la seconda delle sei mogli di Enrico VIII e ha servito come regina di Inghilterra dal 1530 fino alla propria morte.
La figura di Anna Bolena è diventata leggenda sia per il suo rapporto con il re d’Inghilterra sia per le conseguenze politiche che il suo scandaloso matrimonio ha scatenato.
Famiglia di origine e giovinezza
Nata nel 1501 da Sir Thomas Boleyn e lady Elizabeth Howard, la giovane Anna trascorse molti anni della propria giovinezza in Francia prima di trasferirsi in Inghilterra nel 1922, dove si stabilì a corte come dama di compagnia della moglie del re, Caterina d’Aragona. Anche sua sorella Mary viveva a corte ed era una delle amanti del re; sembra che sia stata proprio Mary a presentare Anna a Enrico VIII. Anna conquistò ben presto l’ammirazione della corte e dei giovani cortigiani con la sua intelligenza, senso dell’umorismo e carisma: tra i corteggiatori di Anna spiccò Henry Percy, 6° Conte di Northumberland, che la voleva chiedere in sposa; intenzione che fu troncata sul nascere da re Enrico, che proibì il matrimonio e iniziò a sua volta a corteggiare la ragazza, scrivendole lettere a partire dal 1525. Enrico propose ad Anna di diventare la sua unica amante, ma Anna lo sorprese con un rifiuto, spiegando che voleva sposarsi e non aveva intenzione di diventare l’amante di nessuno, neanche del re. Determinato però ad avere Anna, Enrico iniziò a progettare un modo per annullare il proprio matrimonio con Caterina.
Scisma d’Inghilterra
Caterina era la vedova del fratello di Enrico e nel corso del matrimonio con il re era riuscita a portare a termine una sola gravidanza – una figlia, Maria Tudor, che avrebbe regnato per un breve periodo alla morte del padre e sarebbe stata ricordata come “Maria la Sanguinaria”. Sulla base del fatto che Caterina era incapace di dargli eredi maschi, e appellandosi a un passo biblico che condannava il matrimonio di un uomo con la vedova del proprio fratello, Enrico chiese al papa l’annullamento del proprio matrimonio con Caterina. Il papa rifiutò, e le tensioni con la Chiesa di Roma si protrassero per ben sei anni, duranti i quali Enrico e Anna iniziarono una relazione vera e propria. All’inizio del 1533, Anna annunciò di essere incinta e così, il 25 gennaio, senza la benedizione papale e con la complicità dell’Arcivescovo di Canterbury, Enrico e Anna Bolena si sposarono in segreto. Lo stesso Arcivescovo di Canterbury prese l’iniziativa di annullare il matrimonio di Enrico e Caterina sulla base del fatto che quest’ultima era la cognata del re. L’annullamento del matrimonio da parte dell’Arcivescovo di Canterbury e la celebrazione delle nuove nozze con Anna Bolena sancirono il definito scisma dalla Chiesa di Roma, dando origine alla Chiesa di Inghilterra, di cui Enrico si autoproclamò capo e guida spirituale.
La regina Anna
Dall’unione con Enrico nacque Elisabetta, che sarebbe stata ricordata come una delle più grandi regine della storia inglese. Gli anni di Anna come regina furono difficili e complicati. In primo luogo, l’opinione pubblica parteggiava per Caterina, che morì nel 1536, compatita come vittima delle crudeltà del re e delle manipolazioni della sua nuova moglie. Infatti, Anna veniva dipinta come una libertina, una manipolatrice e un’infedele e, nonostante i suoi sforzi di regnare con giudizio ed essere accettata dai sudditi, la sua inesperienza come regina e come moglie di un re le fu fatale. In secondo luogo, lo stesso Enrico, una volta ottenuta Anna, si stancò del loro rapporto e cercò la compagnia di altre amanti, tra cui Jane Seymour, che sarebbe diventata un’altra delle sue mogli. Contrariamente a Caterina, che aveva imparato a gestire le infedeltà del marito fingendo di non vederle, Anna reagì con gelosia e possessività; Enrico l’accusò, come aveva fatto con la prima moglie, di essere incapace di dargli un erede maschio e il matrimonio si deteriorò velocemente.
Sentenza di morte
Nel 1536, dopo che Anna partorì un bambino morto, Enrico decise di attuare lo stesso procedimento messo in atto con la prima moglie Caterina. Chiese l’annullamento del matrimonio con Anna e decise di prendere come moglie Jane Seymour; per essere sicuro che il matrimonio con Anna venisse annullato, la fece arrestare con false accuse, tra cui quella di adulterio e stregoneria. Anna fu imprigionata nella torre di Londra e fu processata il 15 maggio 1536; negò tutte le accuse, ma la corte la condannò all’unanimità, determinando contemporaneamente l’invalidità del suo matrimonio con Enrico. Fu decapitata quello stesso giorno, e prima di morire Anna si congedò con le seguenti parole: «I take my leave of the world and of you all, and I heartily desire you all to pray for me. O lord have mercy on me, to God I commend my soul.»
Pochi giorni dopo, Enrico sposò ufficialmente Jane Seymour. Per quanto non amata dai sudditi e ricordata più come amante del re che come regina, Anna Bolena lasciò in eredità una delle più grandi regine di Inghilterra.
A cura di Chiara.
Fonti immagini
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