Cinque delle ballerine più famose al mondo
Nella danza ci sono stati tanti esempi di donne che grazie alla loro letizia, leggiadria e finezza hanno fatto la storia della disciplina. Verranno prese in esame cinque delle ballerine più famose al mondo, ovvero:
- Maria Taglioni
- Anna Pavlova
- Margot Fonteyn
- Maya Plisetskaya
- Alicia Alonso
Maria Taglioni
Una delle ballerine classiche italiane famose che nacque però a Stoccolma da genitori italiani è stata Maria Taglioni. La giovane veniva considerata come la più celebre ballerina romantica della storia della danza. Per lei Eugene Lamy aveva creato anche il tutù, un costume molto leggero che sarebbe poi stato utilizzato successivamente dalle ballerine più famose di tutto il mondo. Lo stile di danza di Maria Taglioni veniva considerato romantico, per la dolcezza dei movimenti effettuati durante il balletto, per la tenuta delle braccia in posizione curva, per la tipica inclinazione in avanti del busto. Maria è considerata come una ballerina eterea, con il suo portamento riuscì ad incantare tutte le corti e i teatri ottocenteschi a tal punto da diventare una grandissima diva in tutto il Continente europeo. Divenne famosa sia per l’uso del tutù sia perché danzava sulle punte in maniera molto aggraziata e leggera.
Era talmente aggraziata nei movimenti, al punto di essere molto nota per la sua leggerezza e morbidezza nelle sue performances di ballo. I movimenti che effettuava nel balletto romantico erano molto elaborati a tal punto da elevare il livello tecnico del balletto romantico dell’epoca che a partire dagli anni ’30 del 1800 divenne la forma di ballo più importante in assoluto. Nell’ambito del balletto romantico la figura femminile aveva un ruolo di spicco, ponendo in secondo piano il ruolo del partner di ballo maschile.
Maria prese lezioni di danza a Parigi con il maestro Jean-François Coulon e fu sottoposta a una ferrea formazione da parte del padre Filippo, che fu un noto ballerino e coreografo. (il padre la sottoponeva a lezioni dure, che talvolta si tenevano anche nel corso della notte)
La ragazza ottenne grandi successi, ma la sua ascesa per eccellenza avvenne ne La Sylphide, la cui coreografia fu portata avanti dal padre. La ragazza si sposò con il conte Gelbeit de Voisin, ma il matrimonio durò solo tre anni. Era una donna ammirata da tanti e possedeva tantissimi palazzi. La celebre danzatrice aveva un grande patrimonio gestito però male dal padre, che la condusse in bancarotta a tal punto che la donna dovette iniziare a dare lezioni di danza per poter vivere. Maria morì nel 1884.
Anna Pavlova
Una delle più famose ballerine del balletto romantico russo fu Anna Pavlova che fu molto famosa per aver dato al genere del balletto un grande sentimentalismo con la sua malinconia e il suo modo di fare aggraziato. Anna, sin da bambina, aveva una grande passione per il balletto a tal punto che all’età di dieci anni decise di studiare danza presso la Scuola dei Balletti imperiali, riuscendo ad ottenere il diploma all’età di 18 anni. Nel 1906 interpretò il celebre balletto Lago dei Cigni e tra le altre esibizioni da prima ballerina si ricorda anche La fille Mal Gardée, uno dei balletti più antichi della danza classica mondiale.
Una delle sue interpretazioni più celebri fu La morte del cigno coreografata da Michel Fokine. La Pavlova era molto minuta e molto delicata, ma allo stesso aveva grande grazia e portamento. Essendo di statura minuta, ad esempio doveva rinforzare le sue scarpette da ballo con un pezzo di cuoio sulle punte, lanciando la celebre scarpetta da ballo da punta moderna. La celebre danzatrice morì nel 1931 in Olanda a causa di una pleurite degenerata in seguito al non essersi ben coperta durante la sua discesa dal treno che era rimasto fermo a causa della neve.
Margot Fonteyn
Margot Fonteyn era anglo-irlandese e nacque nel 1919. Trascorse i primi anni di vita in Cina per seguire la sua famiglia che si era trasferita nel Continente asiatico per motivi di lavoro. Il suo debutto nel mondo della danza avvenne con il superamento di un’audizione presso il Vic-Wells Ballet che dopo prese il nome di Sadler’s Wells Ballet e infine di Royal Ballet. Uno dei suoi maggiori successi fu come prima ballerina ne La bella addormentata nel bosco di Cajkovskij, nel ruolo di Aurora. Due furono le figure che determinarono la sua carriera artistica:
- Frederik Ashton;
- Rudolf Nureyev.
Tra le coreografie di Frederik Ashton in cui la donna si esibì si ricordano:
- Appparitions
- Dante Sonata
- Symphonic Variations
- Cinderella
- Daphnis e Chloé
- Sylvia
- Ondine
- Marguerite and Armand
Rudolf Nureyev fu il ballerino con cui Margot Fonteyn ebbe un sodalizio artistico durato tutta la vita. Erano una coppia artistica molto conosciuta e affermata in tutto il mondo, capace di ottenere grandissimi successi grazie alle varie esibizioni artistiche nel balletto.
Nel 1965 dovette assistere all’attentato alla vita del marito che rimase paralizzato dopo essere stato sparato da un suo rivale politico. Questo evento segnò l’esistenza della donna che, per potere pagare le spese mediche del marito, fu costretta a ballare fino all’età di 65 anni, pur avendo una dolorosa artrosi al piede. Margot morì di cancro nell’anno 1991.
Maya Plisetskaya
Maya Plisetskaya nacque in Russia nel 1925 da una famiglia di origini ebraiche. I genitori erano dei produttori cinematografici operanti soprattutto in epoca staliniana. Maya mostrò subito una grande predisposizione per la danza classica, a tal punto che già all’età di nove anni incominciò i suoi studi accademici di danza presso il Teatro Bolshoi a cui rimase legata per quasi tutta la sua carriera, ovvero fino al 1990. Prima fu studentessa della compagnia teatrale russa, poi diventò la prima ballerina assoluta. Fu una delle poche ballerine dell’era sovietica a restare in patria per tantissimi anni, a differenza di altri suoi colleghi che decisero di lasciare l’Unione Sovietica, non sottostando agli ordini del regime; Maya fu una delle poche che quindi per tantissimo tempo decise di esibirsi soltanto nei teatri russi.
Solo nel 1958, dopo aver sposato il noto compositore Rodion Shchedrin, lasciò l’Unione Sovietica, per iniziare una lunga tournée in giro per l’Europa, l’America e l’Asia, riscuotendo un grande successo. La sua grande tecnica si rivelò molto efficace in tutti i ruoli che interpretava, dando sempre il massimo di sé; forse proprio questa grande capacità di interpretazione la rese ancora più popolare e celebre in tutto il mondo. L’interpretazione più bella in assoluto della ballerina fu quella effettuata lungo tutta la sua carriera ne La morte del cigno. La donna morì nel 2015.
Alicia Alonso
Alicia Alonso nacque a L’Avana nel 1920. Proveniva da una famiglia molto povera, ma presto grazie alla sua passione per il ballo diventò prima ballerina del suo Paese. Durante gli anni della dittatura militare cubana dovette lasciare il Paese per poi far ritorno all’Avana con l’avvento al potere di Fidel Castro. Tornata nel suo Paese la donna fondò il Ballet Nacional de Cuba, scuola di ballo che veniva finanziato dal governo cubano di Fidel. Quest’ultimo non mancava mai alle esibizioni del Festival Internazionale del balletto.
Il balletto di Alicia Alonso era considerato molto bello e particolare per aver unito la passione del ritmo cubano alle caratteristiche tipiche del balletto classico. La donna continuò le sue esibizioni fino a tarda età con grande passione e stile. Fino agli ultimi anni della sua vita la Alonso continuò a dirigere compagnie in tutto il mondo. Morì nel corso dell’anno 2019 e di lei non si dimenticheranno mai il trucco molto acceso, le lunghe unghie smaltate di rosso e il celebre foulard portato sul capo.
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