Nella storia della civiltà egizia c’è stato un periodo molto buio, conosciuto con il nome di Primo Periodo intermedio. Esso iniziò con la fine dell’Antico Regno, che fu caratterizzato dall’ultimo lungo governo egizio di Pepi II, il quale apparteneva alla VI dinastia egizia.
Con il finire dell’Antico Regno iniziò il grande declino del potere faraonico, poiché le classi nobiliari dell’Antico Egitto iniziarono a desiderare un potere maggiore e un maggior decentramento del potere. In questo buio periodo della storia egizia si affermò quindi una forte classe nobiliare che si arricchì molto presto, riuscendo ad ottenere delle proprietà terriere; un’altra classe sociale che si arricchì fu il clero, che otteneva maggiori privilegi rispetto al passato. Le casse reali in questo periodo si esaurirono.
Il disordine regnava sovrano nel Paese e si alternarono al potere varie dinastie reali: la VII, l’VIII, la IX e la X. La figura del faraone egizio si era notevolmente indebolita, mentre diventavano sempre più forti la nobiltà, che traeva vantaggi dalla divisione delle proprietà reali e la casta sacerdotale. Finito questo periodo di caos e disordini, si affermarono nei territori dell’Antico Egitto due dinastie di principi locali, che iniziarono a riaffermare il potere regale; così la società egizia, che aveva vissuto dei momenti di smarrimento, ritrovò la sua guida politica.
Finito il I periodo intermedio, iniziò l’epoca del Medio Regno (2160 a. C-1785 a. C). Prima dell’inizio del Medio Regno però il principe egizio Mentuhetep fondò l’XI dinastia egizia, cercando di riaffermare l’ordine nel Paese. In questo periodo l’Egitto, sotto l’XI dinastia, riprese il controllo della Nubia e della Libia, avendo la disponibilità di importanti risorse minerarie e allacciando un buon rapporto commerciale con la Siria.
Con la fine dell’XI dinastia, il potere finì nelle mani del visir Amenhemat I, che fondò la XII dinastia egizia. Il Medio Regno dagli storici è anche definito “Primo Impero tebano”, in quanto si afferma in tutta la sua importanza una celebre città egizia, Tebe (che gli Egizi chiamavano Pi-Amon). Questa città sarebbe diventata di importanza centrale nella storia dell’Antico Egitto ed era nota anche con il nome di “città dalle cento porte o colonne”. In questo periodo storico si affermò anche un nuovo modo di vedere la religione, che divenne la religione di tutti. Le nuove divinità venerate erano:
- Amon
- il dio della guerra Monthu
Molto importante sotto il regno di Amenhamat I fu la figura del figlio Sesostri, che si occupava degli affari militari del Paese. Proprio quando suo padre veniva assassinato, Sesostri si trovava in mezzo al deserto a combattere contro le tribù nomadi.
Ricevendo notizia della morte del padre, egli tornò in patria, dove venne incoronato nuovo faraone egizio nel 1962 a. C. Riuscendo a controllare la situazione del Paese, governò insieme al figlio Amenhamat II. Nel corso del suo regno, egli volle far diventare importante la regione egizia di el-Faiyum. Sotto il suo regno egli gestì bene l’economia del Paese, controllando le grandi riserve minerarie d’oro, che erano localizzate nella parte meridionale del Paese; inoltre sfruttò anche un’altra risorsa importante per l’Antico Egitto, il marmo. Inoltre mantenne delle buone relazioni commerciali con le popolazioni vicine, guidò varie spedizioni militari contro le tribù nomadi.
Sotto il suo regno, l’Egitto visse un momento molto tranquillo dal punto di vista economico e dal punto di vista politico. Degli edifici fatti costruire da Sesostri I non ci è pervenuto tanto, poiché sono stati logorati dalle intemperie del tempo.
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